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San Luca evangelista

(Scheda 152/153, composta da 2 sottoschede - Anno 2021)

STORIE 18 ottobre - San Luca evangelista

SAN LUCA EVANGELISTA
L'evangelista della Misericordia di Dio

Oggi, 18 ottobre, la Chiesa festeggia la memoria di san Luca evangelista, colui che Dante definì "lo scriba della mansuetudine di Cristo". È l'autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Nel suo Vangelo prevalgono immagini di mitezza, di gioia, di speranza, di amore.

LA VITA. Luca nacque, secondo un'antica tradizione, ad Antiochia di Siria nel 10 d.C. in una famiglia pagana. Convertitosi al Cristianesimo, divenne collaboratore di san Paolo e lo accompagnò nel suo secondo e terzo viaggio. Egli non conobbe direttamente Gesù, ma la sua importanza nella Chiesa primitiva è fondamentale, perché attraverso gli Atti degli Apostoli ci illumina sull'evoluzione e la storia delle prime comunità cristiane. Esercitava la professione di medico, possedeva una solida cultura greco-ellenista e godeva di uno stato sociale piuttosto elevato.

È verosimile che abbia conosciuto il cristianesimo attorno agli anni 40 nella sua città natale, dove esisteva una florida comunità cristiana e dove Paolo arrivò nel 44. Al suo ritorno dal terzo viaggio con Paolo in Turchia e in Grecia, attorno al 57-58 fu arrestato e detenuto a Cesarea. Accompagnò poi Paolo nel suo viaggio verso Roma, dove rimase per due anni agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato dall'imperatore. In quel periodo fu vicino a Paolo. Nulla sappiamo della sua fine: secondo alcune fonti sarebbe stato martirizzato a Patrasso con l'apostolo Andrea, mentre altre sostengono che morì a Tebe, in Beozia, nel 93 d.C all'età di 84 anni.

IL VANGELO E GLI ATTI. L'obiettivo di Luca è di scrivere un'opera riportando scrupolosamente i fatti in ordine cronologico, ma egli fa molto di più: conduce il lettore ad incontrarsi con l'infinita Misericordia di Dio, che vuole che tutti siano salvi. Annuncia con gioia che Cristo è il Signore, e colme di amore sono le parabole della pecorella smarrita, del buon samaritano, del pubblicano umile, di Zaccheo che incontra la salvezza e del padre misericordioso che accoglie e perdona il figlio. È il solo che riporta il dialogo di Gesù sulla croce col buon ladrone. Ci mostra il Gesù della relazione con Dio, che si ritira a pregare in luoghi solitari.

È anche l'autore degli Atti degli Apostoli, scritti intorno all'80-90, che raccontano di questa Chiesa missionaria che ha l'urgenza di portare il Vangelo in tutto il mondo, sotto l'azione potente dello Spirito Santo.

IL CULTO. Secondo quanto riportato da san Girolamo, le sue ossa furono trasportate a Costantinopoli nella Basilica del Dodici Apostoli e poi, forse per salvaguardarle dalla persecuzione iconoclastica dell'VIII secolo, giunsero a Padova nella Basilica di Santa Giustina, dove si venerano ancora oggi. A lui la tradizione attribuisce le prime immagini dipinte della Vergine Maria. Per questo è indicato come il patrono dei pittori, oltre che dei medici e dei chirurghi a causa della sua professione.


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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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