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Santa Maria Goretti

(Scheda 116/153, composta da 2 sottoschede - Anno 2021)

STORIE 6 luglio - Santa Maria Goretti

SANTA MARIA GORETTI
Una martire del nostro tempo

Oggi la Chiesa ricorda santa Maria Goretti, venerata come santa e martire, vittima di omicidio a seguito del tentativo di stupro da parte del suo vicino di casa. È ricordata come simbolo della violenza contro le donne.

LA VITA

Maria Goretti nacque a Corinaldo in provincia di Ancona il 16 ottobre 1890, terza di sei figli di una famiglia di braccianti agricoli, che nel 1897 si trasferirono nel Lazio in cerca di migliori condizioni di vita. Ma la zona, prima della bonifica, era un’area paludosa infestata dalla malaria.

Qui trovarono lavoro come mezzadri e conobbero un’altra famiglia, Giovanni e Alessandro Serenelli, padre e figlio, che divennero loro soci e vennero ad abitare nella stessa casa.

Maria, che tutti chiamavano Marietta, era una bambina buona e dal carattere dolce, e crebbe in un ambiente timorato di Dio, dove il papà e la mamma impartirono i primi elementi della vita cristiana ai loro figli; Marietta si faceva a sua volta maestra dei fratellini insegnando loro le preghiere. Ricevette la Cresima a sei anni, prima della partenza verso la campagna romana.

Dopo due anni di permanenza a Colle Gianturco, nel comune di Paliano, nella Ciociaria del Nord, i Goretti e i Serenelli, a seguito di una lite con il proprietario della tenuta, dovettero trasferirsi e si stabilirono a Le Ferriere di Conca, nelle Paludi Pontine, in una casa grande fatta in muratura.

Fu qui che nel maggio del 1900 il padre di Maria morì stroncato dalla malaria, lasciando tutto il peso del mantenimento della famiglia sulle spalle della moglie Assunta. In quella circostanza Maria, che aveva dieci anni, disse alla mamma: «Mamma, non ti abbattere, io penserò alle faccende di casa, tu prenderai il posto di papà in campagna».

LA SANTITÀ DI MARIETTA

Nel difficile ambiente della palude, dove regnavano la povertà e l’ignoranza, la famiglia Goretti si distingueva per la fede e e la testimonianza di vita onesta e laboriosa. Maria riusciva da sola a reggere la casa e a badare ai fratelli più piccoli quando la mamma era nei campi. Il suo desiderio più grande era ora quello di fare la Prima Comunione. Il 16 giugno 1901, giorno in cui ricevette Gesù per la prima volta, fece la solenne promessa: «O Gesù, piuttosto che offenderti, mi faccio ammazzare».

Il sacerdote disse che Maria si era distinta dalle altre bambine per l’ardore e la devozione nel prepararsi a ricevere la SS.ma Eucarestia, mostrandosi matura ben al di sopra della sua giovane età.

Ma il suo vicino Alessandro Serenelli, allora ventenne, da tempo aveva messo gli occhi su di lei, tant’è che le aveva già fatto delle proposte oscene, imponendole con minacce di non dire nulla alla madre. Maria da allora cercava di evitarlo, e viveva nell’angoscia silenziosa quegli approcci, che diventavano sempre più insistenti.

Il 5 luglio del 1902, Alessandro mise in atto il suo disegno, deciso ad ucciderla se non avesse acconsentito alle sue avances. Mentre l’assassino infieriva su di lei trafiggendola con un punteruolo, Maria gli ripeteva: «Dio non vuole queste cose, tu vai all’inferno!».

Alessandro fu arrestato, e Maria prima di morire lo perdonò per amore di Gesù, dicendo che lo voleva in Paradiso. Morì il 6 luglio 1902 a 11 anni, 8 mesi e 21 giorni. Fu canonizzata da papa Pio XII il 24 maggio 1950. Il suo corpo si venera nel santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno.

Alessandro si pentì e, liberato dopo aver scontato 27 anni di detenzione, si ritirò in convento presso i Cappuccini di Ascoli, dove morì a 89 anni.


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Sottoscheda 2: Santa Maria Goretti - Preghiera




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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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