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San Francesco di Sales

(Scheda 35/153, composta da 2 sottoschede - Anno 2021)

STORIE 24 gennaio - San Francesco di Sales

SAN FRANCESCO DI SALES
Vescovo e Dottore della Chiesa, vero pastore di anime

Oggi, 24 gennaio, si celebra la memoria liturgica di san Francesco di Sales, un santo “moderno” che tanto ha influenzato la vita della Chiesa.

La vita

Nato nel castello di Sales in Savoia nel 1567 da una famiglia aristocratica, Francesco era un fanciullo dotato di grande intelligenza e forza di carattere e sembrava destinato ad una brillante carriera nel mondo. Ebbe la sua prima istruzione ad Annecy, dopo di che si recò a Parigi dove continuò gli studi presso i padri Gesuiti, conducendo vita ritirata e casta. Qui entrò in una intensa inquietudine spirituale, che si risolse nell’offerta totale a Cristo per tutta la vita.

Nel corso dei quattro anni che trascorse a Padova per addottorarsi in legge, andava rafforzandosi quella vocazione che era in lui fin da bambino.

Dopo la laurea in diritto, rientra a casa e, resistendo alle pressioni del padre che lo vorrebbe giurista e senatore, riesce a dare alla sua vita la svolta decisiva e nel 1593 viene ordinato sacerdote.

Giovanissimo fu nominato arciprete del capitolo generale di Ginevra e cominciò a dedicarsi con zelo e carità, ma anche con diplomazia ed equilibrio, alla missione apostolica di far rientrare nella Chiesa cattolica i calvinisti della regione del Chablais. Uomo affascinante, ma di una purezza celestiale, colpiva per la sua mitezza e dolcezza.

Soleva dire: “Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà che per troppo rigore”. Dal 1602, quando divenne vescovo, si spese per l’introduzione delle riforme promulgate dal Concilio di Trento; con santa Francesca Frémiot de Chantal nel 1610 fondò l’Ordine della Visitazione di santa Maria, istituto di vita monastica femminile dedito all’apostolato della carità.

Nonostante i moltissimi impegni pastorali, Francesco non mancò di tracciare le linee della sua spiritualità sacerdotale. Ci ha lasciato molti scritti, e sono di quegli anni l’Introduzione alla vita devota (la Filotea) e il Trattato dell’amore di Dio (il Teotimo), capolavori di mistica che convinsero molti ugonotti a tornare in seno alla Chiesa cattolica.

Si spense per un’ischemia cerebrale il 28 dicembre 1622 a Lione presso il Monastero delle suore della Visitazione. Il 24 gennaio 1623 la salma fu traslata ad Annecy. Ora è sepolto nella basilica della Visitation in quella città. Il suo cuore incorrotto è venerato nel Monastero della Visitazione a Treviso.

Fu canonizzato da papa Alessandro VII nel 1665; nel 1877 papa Pio IX gli conferì il titolo di dottore della Chiesa.

L’eredità spirituale. Nel Trattato dell’amore divino, spiega che la santità è per tutti, che va tradotta e declinata nella vita quotidiana della suora come della madre di famiglia, del prete come del soldato e del commerciante, del contadino come del giurista.

Le congregazioni. L’intensa attività missionaria di san Francesco di Sales ha ispirato nei secoli i fondatori di numerose famiglie religiose, tra le quali ricordiamo in particolare la Società Salesiana di san Giovanni Bosco.

Nota: Per l’innovativo sistema di comunicare la sua predicazione attraverso dei “manifesti” affissi in luoghi pubblici, Pio XI lo proclamò nel 1923 patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici.


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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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