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Mercoledì 4 dicembre 2024



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San Carlo Borromeo

(Scheda 4/153, composta da 2 sottoschede - Anno 2020)

STORIE 4 novembre - San Carlo Borromeo

SAN CARLO BORROMEO

Oggi, 4 novembre, ricorre la memoria liturgica di san Carlo Borromeo (Arona (Novara), 2 ottobre 1538 - Milano, 3 novembre 1584).

È un santo vissuto nel periodo della Controriforma, ed è stato uno dei fautori del Concilio di Trento e tra i più attenti attuatori dei suoi dettami.

Carlo, di nobile e ricca famiglia, nipote per parte di madre di papa Pio IV (al secolo Gian Angelo de’Medici) fu creato cardinale dallo zio a poco più di vent’anni e visse presso la corte papale fino alla morte del fratello maggiore Federico.

Da giovane condusse una vita nel lusso tra feste e svaghi, ma la scomparsa prematura di Federico lo indusse a cambiare vita. Fu per lui un capovolgimento totale. Si fece sacerdote.

Dal 1566 fu arcivescovo di Milano, una diocesi grandissima che si estendeva fino alle valli svizzere, dove si adoperò per stroncare l’eresia e il protestantesimo. Fu uno straordinario innovatore: si impegnò per riformare la vita delle parrocchie introducendo tra l’altro l’obbligo per i parroci di tenere i registri d’archivio. Dettò rigide norme sull’edilizia e le suppellettili delle chiese secondo i principi del Concilio di Trento e fu sempre molto sollecito nel visitare ed assistere le popolazioni affidate alle sue cure, provvedendo con diligenza alla preparazione spirituale delle visite pastorali.

Sono famose le sue omelie sul mistero eucaristico, dove si riconosce l’importanza che egli attribuiva alla catechesi, specialmente preoccupato che l’atto di accostarsi alla Comunione da parte dei fedeli fosse preceduto da una vera contrizione. Giovanni Paolo II ebbe a notare che “La sua azione pastorale riservò una particolare importanza all’Eucarestia come celebrazione del divin sacrificio, come comunione al Corpo e al Sangue del Signore, come culto all’Eucarestia sacramento dell’amore”.

Su suo impulso vennero approvati i decreti relativi agli ordini sacri e all’istituzione dei seminari; il suo rigore morale ebbe a ripercuotersi positivamente su alcuni temi importanti come il valore del matrimonio, la disciplina del clero e il celibato sacerdotale, valori che in quei tempi erano alquanto decaduti.

Ma lo spessore della sua personalità si evidenziò pubblicamente in occasione della peste del 1576, quando Milano fu abbandonata dai suoi governanti. Egli rimase instancabilmente accanto alla popolazione colpita dal terribile morbo ed organizzò personalmente l’opera di assistenza, incurante del contagio. La fatica della sua attività pastorale incessante, le penitenze e i digiuni a cui si sottoponeva minarono la sua salute e indebolirono il suo fisico già provato; la morte lo colse la sera del 3 novembre 1584 a 46 anni di età. Fu canonizzato il 1° novembre 1610 da papa Paolo V.

È considerato il protettore dei: catechisti, direttori spirituali, seminaristi, vescovi, malati di stomaco, frutteti di mele.


PREGHIERA DI SAN CARLO AL SIGNORE GESÙ: Rimani con noi con la tua grazia, con il tuo splendore e calore; rimani nei nostri cuori, nella volontà, nell’intelletto e ben addentro nella nostra memoria. Fa’ che abbiamo sempre presente il pensiero della tua dolorosissima Passione, e te crocifisso abbiamo sempre innanzi agli occhi del corpo e dello spirito.


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Sottoscheda 2: San Carlo Borromeo - Preghiera




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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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