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Sabato 20 aprile 2024



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San Giacomo Apostolo

(Scheda 120/153, composta da 2 sottoschede - Anno 2021)

STORIE 25 luglio - San Giacomo Apostolo

SAN GIACOMO IL MAGGIORE APOSTOLO
Il protettore dei pellegrini

L’Apostolo Giacomo il Maggiore, così chiamato per distinguerlo da Giacomo di Alfeo, è figlio di Zebedeo e di Salome e fratello di Giovanni l’evangelista; i due fratelli, forse per il loro carattere impetuoso, sono soprannominati da Gesù “figli del tuono” (Boanerghes in aramaico).

NELLE SCRITTURE. Nato e cresciuto a Betsaida, sul lago di Tiberiade, venne chiamato da Gesù con il fratello Giovanni mentre stava svolgendo il suo lavoro di pescatore. Entrò a far parte, con Giovanni e con Pietro, della ristretta cerchia dei tre apostoli che ebbero il privilegio di assistere ad alcuni tra i momenti più importanti della vita di Gesù, dalla manifestazione della gloria nella Trasfigurazione alla resurrezione della figlia di Giairo, fino all’agonia e alla sofferenza del Maestro nella sua ultima notte al Getsemani.

Giacomo è anche uno dei discepoli che interroga Gesù sui segni premonitori della fine dei tempi (Mc 13,1-37) e insieme con Giovanni gli chiede di far scendere il fuoco dal cielo a distruggere i Samaritani che non hanno accolto la sua Parola, guadagnandosi un rimprovero. (Lc 9,51-56)

Conosciamo un episodio di cui è protagonista la madre Salome, che chiede a Gesù l’onore di far sedere i suoi figli uno alla sua destra e uno alla sua sinistra nel suo regno. Domanda ingenua, la sua, ambiziosa, dettata dall’amore di madre. Nella sua semplicità, questa madre, che forse pensava ancora ad un regno terreno, aveva fatto la richiesta più folle, e Gesù lo fece capire chiaramente: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Giacomo e Giovanni si dichiarano pronti a pagare il prezzo e rispondono: «Sì, lo possiamo». (Mt 20, 20-28)

E Giacomo fu il primo a a bere a quel calice. Infatti fu il primo degli Apostoli a subire il martirio. La sua dialettica affascinante attraeva le folle e il re Erode Agrippa I, come ci riferiscono gli Atti degli Apostoli, tra il 42 e il 44 lo fece decapitare. (At 12, 1-2).

LA TRADIZIONE. Ma prima, secondo la tradizione, Giacomo era partito per la Spagna. Là cominciò la sua predicazione in Andalusia e si spinse poi verso Finis Terrae, in Galizia. Sarebbe poi ritornato in Palestina dove ricoprì un ruolo di primo piano nella comunità cristiana.

Narra poi la Legenda Aurea che due discepoli di Giacomo raccolsero il corpo e la testa e li trasportarono in nave fino in Galizia. Qui fu sepolto in un bosco vicino a Iria Flavia, il porto romano più importante della zona. Nell’831, un eremita, preavvertito da un angelo, vide una strana luce simile a una stella (“una stella nuova dove mai nessuno ha lavorato né bestia ha pascolato”); in quel luogo fu scoperto il sepolcro con la scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salome”. Da questo evento il luogo prese il nome di “Campo della Stella”, nome da cui deriverà quello di Santiago di Compostela. Nel 1075 iniziò la costruzione della grande basilica dedicata a lui, primo apostolo a ricevere la corona del martirio, che divenne la meta di uno dei più famosi pellegrinaggi del mondo, il Cammino di Santiago.

Nota: Ogni volta che il 25 luglio cade di domenica, come quest’anno, viene aperta la Porta Santa e i pellegrini possono abbracciare la statua dorata dell’Apostolo posta nell’abside della cattedrale.


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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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